| Lungo il sentiero che da Gubbio porta ad Assisi, tra boschi, stradine sterrate e colline, a Francesco si apre la vista sul castello di Coccorano, una rocca che risale all’XI secolo da cui si scorge una ampia parte della valle del Chiascio. Di proprietà della famiglia Bigazzini di Gubbio, il feudo si rivela subito un difficile dominio di confine, ripetutamente attaccato e distrutto in battaglie di predominio tra Assisi, Gubbio e Perugia. Fin dalla metà dell’XIII secolo il signore del maniero, Iacopo Bigazzini, sottomette tutte le terre confinanti, compresi i beni dell’abbazia benedettina di Santa Maria in Valfabbrica. Successivamente il giovane diventerà discepolo del Santo. Il nome della zona invece sembra derivare dal coccuno, una specie arborea usata per tingere. Le cronache dei biografi del Poverello di Assisi narrano di un episodio in cui Francesco viene aggredito, insultato e gettato nella neve dai briganti lungo il sentiero. Una prima versione del fatto fa coincidere il luogo nei pressi di Coccorano: il frate mendicante chiede aiuto agli abitanti del castello che gli offrono rifugio nell’edificio. Fonti Francescane Francesco assalito dai briganti, è gettato nella neve |